
16-27 settembre 2025
dal martedì al sabato 15.30-19.00
MAIIIM LAB – Genova
Fino al 27 settembre 2025 il MAIIIM Lab, ospita la mostra personale di Karl-Heinz Hinz dal titolo Die form der zeit – la forma del tempo. La mostra mette in luce le diverse fasi dell’opera dell’artista, restituendone la coerenza interna e l’ampiezza espressiva maturate in oltre cinquanta anni di attività. “L’opera di Karl-Heinz Hinz è la rappresentazione di una geografia interiore che l’artista ha tratto dalla visione tanto dell’ambiente naturale quanto di quello urbano, osservato e riprodotto nei luoghi dello spirito. Nei lavori si trova un lento, progressivo distacco dal paesaggio reale mediante la sottrazione di volumi, come del resto Hinz ha compreso nel suo soggiorno in Val Fontanabuona, miniera d’ardesia, pietra che si taglia e assottiglia. L’artista, nella sua attività di scultore dunque scava, scalpella, taglia, smussa riproducendo sugli oggetti il principio applicato su di sé, ovvero giungere alla solida leggerezza del contenuto, come conferma in un suo testo dedicato al padre la figlia Tania: “L’arte di Karl Heinz Hinz invita l’osservatore a un’esperienza contemplativa, dove il coraggio creativo e la profonda umanità dell’artista si riflettono nella sua opera. È un viaggio tra estetica e introspezione, capace di trasformare la realtà in poesia visiva”. L’idea del viaggio è appropriata, non solo perché Hinz dalla Germania approda in Liguria, ma per il percorso culturale e artistico nell’affrontare più linguaggi. E se nella scultura ripropone una visione del suo primo universo circostante, espresso con notevole rigore formale, è nella pittura e nella grafica che l’artista si libera, mantenendo la traccia iniziale, per giungere a un risultato in qualche modo più emozionale, nell’intreccio di linee che trovano corpo e volume, restituiscono la tridimensionalità, un passaggio coerente cui Karl Heinz Hinz mantiene la propria fedeltà al progetto iniziale – in cui sono continuamente presenti elementi naturalistici, sorta di archivio del territorio – affiancandolo a motivi complementari. Mentre da un lato incide, apre solchi sottili e profondi dall’altro produce – in gran parte lasciando da parte la pietra e affidandosi al legno – figurazioni dalle linee morbide, facendole emergere dalla materia. L’ulteriore passo è costituito dal repertorio fotografico con il quale Hinz ha documentato la presenza e il lavoro a Genova e in Liguria, un diario (di viaggio) in veste di album (di famiglia, anche). Ne è tra l’altro testimonianza adeguata ed emblematica “Vicoli”, un volume, edito da Fratelli Frilli nel 2007, nel quale racconta la città dal punto di vista di un genovese adottivo, attento. Sono immagini che confermano l’attenzione per Genova, restituendo a chi osserva scorci insoliti, lontani dal modello di cartolina, originali perché scaturiti da una affettuosa curiosità”. (Stefano Bigazzi)
Karl-Heinz Hinz Nato nel 1935 ad Amburgo, in una Germania sconvolta dal nazismo, Hinz ha vissuto un’infanzia movimentata, in cui la sua vocazione artistica iniziale non trovò subito lo spazio necessario a essere compresa o accettata. Questo percorso di resistenza interiore ha influenzato profondamente il suo lavoro, trasformando l’arte in una forma di sopravvivenza emotiva e intellettuale. La svolta avviene negli anni ’70, quando si trasferisce in Liguria, a Ognio, nella Val Fontanabuona, qui Hinz trova la libertà di esplorare il suo universo creativo, spaziando tra scultura, pittura, grafica e fotografia. Oggi, a novant’anni, la ricerca di Karl Hinz continua, sperimentando le tecniche del mondo digitale.