STONE XXL

performance di BAHAR H.

a cura di Elena Radovix

Genova 11 settembre 2023

partenza h. 16.30 Porto Antico – Porta Siberia

arrivo h. 19.00 ca MAIIIM – Piazza Dinegro 6

Il Centro d’arte multimediale MAIIIM (Media Art III Millennium) presenta a Genova la performance STONE XXL dell’artista iraniana Bahar H.

La performance, che avrà luogo l’11 settembre, si articola lungo un percorso nelle vie del centro storico genovese con partenza dal Porto Antico, Porta Siberia alle ore 16.30 per concludersi alle ore 19 circa al MAIIIM in piazza Dinegro 6. Gli aggiornamenti in diretta sulla pagina facebook del MAIIIM daranno la possibilità al pubblico di raggiungere l’artista durante il percorso. 

La performance di Bahar H. è la condivisione di una fatica, la partecipazione a una pena, la liberazione collettiva da un dolore. 

Con Stone XXL Bahar H propone un intervento in spazio pubblico che la vedrà impegnata, a trasportare un sasso per le vie della città. 

Quando nel maggio 2018 la cronaca internazionale è tornata a occuparsi dei rapporti tra Iran e Stati Uniti, l’artista ha iniziato a raccogliere giornali esteri che riportassero notizie relative al suo paese. A partire dalla riflessione sul peso generatole dalla lettura di queste notizie, ha immerso le pagine in acqua per lasciare che si liberassero dell’inchiostro delle parole e diventassero materia scultorea. Con la tecnica della cartapesta ha quindi rivestito una struttura leggera di ferro con un impasto di acqua e carta ormai dimentica delle sue origini legate all’informazione. La leggerezza fisica del sasso evoca una pesantezza emotiva che nella durata della performance finisce per gravare sulle spalle e sul cuore. Il gesto di portare il sasso per le strade della città denota la necessità di condividere il peso generato dalla fragilità dei rapporti geopolitici e la gravità che hanno sugli equilibri sociali. Chiunque lungo il percorso può prendere parte alla performance, farsi carico di una storia collettiva e condividerne gli effetti sulle proprie esistenze. Il peso emotivo risvegliato dal sasso leggero e la condivisione del suo carico finisce per legare e trasformare un dolore privato in una questione di interesse universale, attraverso un’azione che richiede tenacia e resistenza quotidiana.

Biografia dell’artista

Bahar Heidarzade nasce a Teheran nel 1981, pochi anni dopo la Rivoluzione che impone al popolo iraniano il passaggio dalla monarchia alla Repubblica islamica sciita. Di carattere introverso e taciturno, sin da piccola preferisce esprimere i propri sentimenti e sensazioni attraverso l’arte, la pittura e il disegno, cosa che continua a fare tutt’oggi. Già adolescente, sogna la fuga da quel Paese che impone un ruolo limitato soprattutto della figura femminile e ne limita la libertà di espressione, ma non le è permesso andarsene. Si iscrive così all’Università frequentando un corso di studi d’Arte, senza poter mai realmente esprimere la propria creatività e adeguando la produzione ai diktat del governo attraverso una pittura prettamente figurativa. Nel tentativo di esprimere le proprie idee e rivendicare la perduta identità femminile delle donne iraniane, viene più volte arrestata anche solo per il suo modo di vestire, truccarsi o indossare l’hijab lontano dalle convenzioni. Nel 2013 si trasferisce a Torino: la scelta ricade su questa città non troppo caotica e vicina a quelle montagne che tanto le ricordano la sua infanzia. Frequenta l’Accademia Albertina con indirizzo pittura prima e scultura poi per ampliare le sue conoscenze dei diversi linguaggi espressivi: è nella città sabauda che inizia a ideare e realizzare, oltre a tele, anche performances e installazioni che trova particolarmente idonee per la condivisione del suo impegno politico.  Non torna più in Iran, dove potrebbe rischiare l’arresto o sparire come già successo a tanti suoi connazionali.  

evento promosso dall’Associazione di Promozione Sociale della Cultura Art Commission Aps 

artcommission.genova@gmail.com @maiiim